Lotto Soudal, Tim Wellens con la doppietta: “Farò sia il Giro d’Italia che il Tour de France”

Dopo un 2019 in cui ha lasciato sì qualche segno, ma non probabilmente quelli sperati, Tim Wellens modifica i piani. Il belga della Lotto Soudal inizierà il suo calendario agonistico più tardi rispetto alle ultime stagioni, dando ovviamente priorità alle Classiche di primavera. Ma l’instancabile corridore di Sint-Truiden ha anche due lunghi appuntamenti in agenda, visto che, come ha dichiarato a WielerFlits,  nel 2020 prenderà parte sia al Giro d’Italia che al Tour de France. Ovviamente, viste le sue caratteristiche, non per puntare alle classifiche generali, ma per piazzare stoccate sui traguardi di tappa, cosa che gli è già riuscita due volte alla Corsa Rosa, mentre la Grande Boucle al momento per lui è ancora tabù.

Il primo appuntamento agonistico della stagione di Wellens sarà la Volta ao Algarve, dove sarà presente anche il suo nuovo compagno di squadra Philippe Gilbert. Il programma del belga, vincitore nel 2019 di una tappa al Binck Bank Tour, proseguirà con Parigi-Nizza, Milano-Sanremo e Giro delle Fiandre. E il corridore della Lotto Soudal non si tirerà indietro neppure nel periodo delle Classiche delle Ardenne, dato che ha messo in agenda anche Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi.  Wellens è uno a cui pedalare piace parecchio e lo dimostrerà anche nel 2020, visto che poi affronterà anche il Giro d’Italia e il Tour de France.

“Voglio assolutamente andare al Tour perché è la gara più grande e importante di tutte. E visto che prima della corsa francese non ci sono grandi appuntamenti, ho aggiunto anche la Corsa Rosa. Il mirino di Wellens è comunque puntato sulle Classiche del Nord, dove si troverà a dividere la squadra con il già citato Gilbert e con il tedesco John Degenkolb: “Più anime, più gioia – il suo punto di vista – Con più compagni di squadra arriviamo alle fasi decisive, meglio è. Ovviamente, a me spetterà attaccare, perché non aspetterò gli sprint”.

Il belga, 28 anni e all’ottava stagione da professionista, si sofferma anche sui Giochi olimpici di Tokyo: “È di moda mettere la tua candidatura sulla stampa – sorride – Penso che sia meglio se tutto questo viene discusso con il Commissario tecnico, Rik Verbrugghe. Certo, alle Olimpiadi vorrei andare, ma bisognerà prima parlarne e discuterne”.

 

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